Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
Vincenzo Cardarelli, Poesie
Ricambio l’abbraccio, leggendo questa splendida poesia.
Fantastici questi versi… davvero molto belli… grazie princi per averceli proposti…
mi sento anch’io come il poeta in questo periodo… in volo sempre… sfiorando gli attimi di questa vita.. godendo d’ogni istante.. pure in mezzo alla burrasca…
@demi4jesus: Mi identifico anche io nel volo senza sosta di questi gabbiani, che diviene metafora delle nostre esistenze inquiete e precarie.
Cerchiamo con affanno la pienezza della vita, ma non riusciamo ad assaporarla compiutamente, se non per brevi istanti: “la vita la sfioro/ com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo”.
Desideriamo la quiete, “la gran quiete marina”, ma fatichiamo a trovarla e viviamo in balia della tempesta.
Mi sa che la mia interpretazione è meno ottimistica della tua, tanto per usare un eufemismo 😉
Ieri si parlava ad una conferenza alla quale ho assistito proprio di questo.. di come pensieri e parole, di come la filosofia abbia una propria intonazione… dei propri accenti, come la musica… abbiamo detto la stessa cosa ponendo l’accento su dei punti diversi e questo ha cambiato la prospettiva del nostro pensare.. tu vedi la vita precaria… come un qualcosa che sfugge e non si può assaporare pienamente… io, al contrario, la vedo talmente “colma” che mi basta sfiorarla per riempirmene appieno i polmoni.. e la burrasca non è altro, forse, che la dimostrazione dell’irruenza, dell’impeto con cui essa scorre… di quanta energia ci sia in essa…di quanto sia travolgente!
A volte desidero la quiete perché son talmente piena di energia.. di emozioni.. di vita che ho bisogno di dosare il carico per non esplodere… ma pur mi godo la burrasca, come viene, con passo danzante o inquietante… sono una barca in mezzo al mare ma non in balìa della tempesta… ho Il più abile dei timonieri con me 😉
bella poesia… questa vita che a volte ci spaventa, ci allontana… ma alla fine non possiamo fare altro che…”vivere”… anche quando c’è burrasca. un abbraccio
Le persone sensibili sono tutti un po’ gabbiani, liberi.
Un caro saluto
Roberto
@demi4jesus: hai ragione, Noemi. Per banalizzare, è la storia del bicchiere che può essere mezzo pieno o mezzo vuoto. E’ la stessa cosa, ma cambia la prospettiva!
Quanto vorrei pensarla come te e avere una visione più rosea dell’esistenza! Ci proverò, promesso! E grazie, come sempre, per le tue sagge parole 😉
@Igor: dopo la ‘burrasca’ torna il sereno! Un abbraccio anche a te
@Roberto: Il gabbiano, nell’immaginario poetico, è assunto a simbolo della libertà. Il poeta ha bisogno di sentirsi libero e la sua ricerca della verità non ha soste. E’, come i gabbiani, “in perpetuo volo”.
bella questa poesia!!!
cmq.. grazie per essere passato.
Bambaren piace molto anche a me… ma nell’ultimo libro l’ho trovato un po’ ripetitivo..
@kamaleonticart: Come ti dicevo, non l’ho letto. In linea di massima apprezzo i libri di Bambarén per l’immediatezza e la semplicità con cui vengono divulgate le grandi verità dell’esistenza. A partire dalla necessità di seguire i propri sogni, riconoscere il vero scopo della vita, cercare di realizzare il proprio essere, a costo di affrontare qualunque rischio e difficoltà. Molto adatti quindi agli adolescenti, ma utili anche agli adulti per gli spunti di riflessione che offrono.
E’ pur vero che probabilmente si è fatto prendere la mano dalla notorietà e dal successo, col rischio di scrivere scrivere scrivere fino a diventare ripetitivo e in un certo senso banale.
Accidenti, bellissima questa poesia. Mi ci immedesimo proprio…
Passo per augurarti un felice e sereno weekend
Grazie del prezioso consiglio.
Sapessi quanto adoro la ricotta salata…
e’ proprio cosi’ che vorrei sentirmi ora, lasciare fuori da questa stanza tutti i problemi che continuano a battere di nocche sulla mia porta…
Grazie per la poesia….e buona serata 🙂
🙂 bella..
buon inizio settimana!
..ho visto ora questa poesia sul tuo blog…un misto di sensazioni strane..forse anche commozione…da quanti anni non leggevo queste parole…questa poesia me la mandò un mio ex dicendomi che lo rispecchiava nel carattere…l’avevo dimenticata e stasera improvvisamente questo deja-vu
@francescaxxxx: sono contenta di avere, mio malgrado, risvegliato in te questo ricordo del passato.
La poesia ha il privilegio di parlare una lingua universale, di toccare corde nelle quali molti di noi riescono a immedesimarsi, di suscitare emozioni e ricordi.
Grazie, Francesca!