Pensieri natalizi

12 novembre 2008

Ebbene sì. Mi arrendo e depongo le armi. Ho ceduto anche io all’atmosfera del Natale, anzitempo.
Con i ragazzi del laboratorio teatrale sto allestendo una recita natalizia. Mi aggiro per le vetrine a cercare, anche solo con gli occhi, addobbi. E soprattutto sto preparando il mio cuore per permettere a Gesù di nascere ancora una volta, in un mondo per certi versi ostile.

Il mio cuore è piccolo per un sì grande evento.
Devo fare spazio e ordine, adornarlo e abbellirlo, predispormi con attesa fiduciosa.
Lui nascerà, ancora una volta. Lui è pronto a farlo.
Ogni anno. Ogni mese. Ogni giorno.
Ma io sono pronta ad accoglierlo? Ancora no.
Lui si è donato e si dona per amore. Io devo solo e semplicemente aprire la porta del cuore – mi dico.

Queste le mie riflessioni, se così si possono definire, quando il corpo ormai stanco cedeva al riposo della notte, ma la mente ancora vigile si aggrovigliava in pensieri ‘natalizi’.

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Un Ulisse dei nostri giorni

12 novembre 2008

Alex Bellini. 264 giorni di navigazione ad oggi. Su una barca a remi. Da solo. In mezzo all’oceano Pacifico. Dal Perù all’Australia. Remando per 15 ore al giorno.

Misurarsi con le forze della natura (mare, vento, poggia), contando solo sulle proprie forze e senza poter prevedere cosa succederà domani.

Essere soli in balia delle onde, con le correnti spesso contrarie, remare per restare fermi, cercare di mantenere la rotta.

Remare per 15 ore al giorno. Dormire 5/6 ore a notte.

E dopo è di nuovo mattino e bisogna remare.

Per chi vuole saperne di più, questo il suo sito. Potete trovare un diario di bordo, tenuto da lui stesso, in cui racconta le sue giornate, condividendo le emozioni che prova.

alex-bellini


Mare

4 novembre 2008

Dio ti ha donato
il seme della vita.
Sei calmo, a volte mosso, quasi sempre agitato.
Le tue onde raggiungono la costa
e una sola goccia
della tua schiuma bianca
copre
e rende madre la Terra.

Bud Spencer

spuma-del-mare


Natale in estate?

30 ottobre 2008

Rientro in questo blog dopo una lunga assenza. Mi accorgo che sono più le assenze delle presenze. Pazienza. Non mollo.

Sono stata impedita da una epicondilite al braccio destro che non mi dà tregua da tre anni, risvegliata da un tamponamento alla fine di settembre e aggravata dal fatto che, invece di riposarmi, ho continuato ad utilizzare il mio povero braccio fino allo sfinimento, trangugiando antinfiammatori e facendomi aiutare da un braccio amato, paziente e volenteroso. E per di più sono stata sommersa dal lavoro… una parentesi della mia vita sta per concludersi e ha prodotto un libro.

Eh già… anche princi lavora, oltre a godere di tramonti color fuoco, seduta serena sulla riva del mare, e a scrutare i gabbiani all’orizzonte, mentre planano su acque limpide o increspate.

E che lavoro farà mai?
Chiamarlo lavoro, è un parolone grosso. Chiamarlo lavoro, di questi tempi è impopolare.
Princi fa ricerca. E cosa ricerca? il sole? i gabbiani? il cielo stellato?
No. Princi fa ricerca in ambito universitario. Ricerca umanistica. Ricerca impopolare.
Princi è laureata in lettere antiche. Ha fatto un dottorato in filologia. Filo… cosa?
Nel migliore dei casi, quando dico “ho fatto un dottorato in filologia”, la filologia viene confusa con la filosofia. Ma già questa è una conquista! E allora comincio a raccontare la ‘favoletta’ dei testi degli autori antichi, tramandati a noi attraverso codici, che venivano copiati e ricopiati, riempendosi di errori, lacune, varianti. Compito del filologo è quello di rintracciare questi esamplari, studiarli e confrontarli, sanare gli errori e ridare la vita a questi testi, ricostruendone la forma originaria e pubblicandoli in edizioni critiche moderne.

Il mio lavoro adesso è quasi un libro. Il braccio destro sufficientemente distrutto. Ora posso riposare, e curarmi seriamente. Tutto questo preambolo per dire che, dopo molti giorni di assenza – ormai sono più le assenze delle presenze -, sono rientrata in questo spazio trascurato e negletto, e che vedo? quali i post più letti? quali i termini di ricerca preferiti? Natale, stelle natalizie e quant’altro ricollegabile alla festa più attesa dell’anno! Ebbene, vero che il periodo di Natale è magico per l’atmosfera che avvolge ogni cosa e ci fa divenire più buoni a prescindere dal credo religioso… ma, mi chiedo, è possibile che il periodo di Natale cominci ad ottobre? Negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere luminarie e festoni e panettoni a partire da novembre, ma non stiamo forse esagerando? Siamo ad ottobre, ricordo l’ultimo bagno a mare come se fosse ieri, e il clima della mia isola è ancora mite, per niente invernale. Tra un po’ inizieremo a preparaci al Natale ad agosto, mi interrogo tra il perplessa e lo stupita?

Su questa domanda vi lascio, questa volta in partenza reale. Mi aspetta un breve ma intenso fine settimana, da amare.


When september ends

25 settembre 2008

Ho seguito i primi venti, e sono volata via con loro.
Ho attraversato il mare e al di là di esso ho trovato nuovamente la terraferma. Una terra accogliente ma brulla, da arare e da amare. Ed è iniziato un nuovo periodo, fatto di una faticosa parentesi da chiudere per poi proiettarmi verso una nuova vita da progettare.
Scivolavo leggera sulle miserie umane, guardando avanti, finché il mio volo è stato arrestato da un tamponamento, che mi ha ingabbiato in un rigido collare.
Dolori a parte, sono ricaduta. In attesa di spiccare un nuovo volo, vi abbraccio con affetto e vi ringrazio per i vostri messaggi premurosi. Tornerò… when september ends.


Assaggi d’autunno

27 agosto 2008

Sole velato.
Colori opachi.
Pioggerellina lenta e triste.
Crepitio di note contrastanti.